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E' un film essenzialmente toccante, davvero. Alcune cose sono molto interessanti, come la presenza inquietante del volto di R. Celentano nei panni di Satana, una figura riuscitissima; il bellissimo rapporto tra Maria e Gesù, entrambi bravissimi nella recitazione; il realismo ottenuto con l'uso dell'aramaico e il latino; l'atmosfera decadente che pervade tutto il film: originalissima l'interpretazione simbolica sul suicidio di Giuda; la scelta dell'elemento horrorifico come chiave di lettura di una vicenda che ha in sè del marcio, del putrido, la cattiveria dell'uomo e la sua stupidità.
Purtroppo però l'insistenza sulla tortura e la sofferenza di Gesù, che rasenta il sadismo togliendo a Gesù tutto lo spessore interiore del personaggio (forse è voluto, ma è comunque troppo), l'utilizzo spropositato del ralenti e delle musiche (davvero esagerato!) anche quando non dovevano esserci che va contro a una scorrevolezza di tipo realistico, la scelta della Bellucci nei panni di Maddalena che stona totalmente con il resto, e una ricostruzione forse troppo popolare di tutta la vicenda, hanno come al solito rovinato lo sviluppo di un'idea che partiva originale e innovativa. Peccato. Ogni tanto si cade nella pura americanata.